Il consumatore 4.0 è il consumatore moderno: sempre più informato e consapevole, cerca l’innovazione e il piacere così come la salute, acquista prodotti certificati ma non si fida più solo di un bollino. A delineare il suo ritratto, l’Osservatorio Cibi, Produzioni, Territorio (Cpt) di Eurispes, Uci e Univesitas Mercatorum, che ha raccolto dati, approfondito fenomeni legati al mercato del mondo alimentare, e osservato come cambiano le abitudini dei consumatori nel Position Paper. Per questo fenomeno, quindi, è stata creata una vera e propria “identikit“: tale soggetto non ha più fame, ma appetito, e questo è saziato nella sua mente più che nella sua pancia. Il consumatore diviene, insomma, un “produttore di significati”.
Lo studio riferito al consumatore 4.0 ci spiega, dunque, l’importanza nel capire le persone, i loro valori e la sfera dei loro desideri. Il consumatore di oggi, “è un misto di antico e contemporaneo, è un consumatore post-moderno che sta ribaltando il proprio rapporto con il consumo: dopo una lunga fase post bellica, nella quale il consumo ha sostanzialmente dominato sulla persona, è maturato un cambiamento di stato che mostra un altro soggetto, che ribalta i termini del proprio esistenziale socio-economico da consumatore-persona a persona-consumatore, attraverso alcuni atteggiamenti nuovi. I consumi delle famiglie rappresentano la quota più importante del Prodotto interno lordo italiano e, in quest’ambito, quelli alimentari pesano l’11% (secondo dati Istat del 2018).