Fino al 13 Aprile 2020 si potrà visitare, presso il Museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze, una mostra dedicata al cioccolato, che racconterà tutte le tappe storiche e le origini di questo famoso dolce. I semi che ne creano il risultato finale, vengono considerati “divini”: il gusto particolarmente delizioso è diventato nei secoli il simbolo del piacere con il nome di cioccolato. Considerato l’afrodisiaco per eccellenza, il cioccolato è stato proibito per secoli dalla chiesa perché ritenuto impuro. Questo dolce dunque ha alle spalle un’importante storia secolare.
Il cacao era conosciuto e apprezzato nell’America precolombiana, dove i Maya coltivavano la pianta di cacao e lo veneravano come una sostanza preziosa, donata direttamente dagli dei. Poi arrivò Colombo che lo importò nel Vecchio Continente diffondendolo come una squisita bevanda, accompagnata da zucchero, cannella o vaniglia. In Toscana, dopo la diffidenza iniziale, il cioccolato divenne usato dai ceti più alti, o da chi se lo poteva permettere, dopo che, nel 1600, i Medici decisero di elogiare le sue proprietà benefiche.
Recentemente con l’approfondimento scientifico delle proprietà della pianta sono state ampiamente riconosciute le qualità curative che sono molte. Il contenuto di caffeina presente nel cacao è utilizzato per la cura del mal di testa e per l’asma come broncodilatatore. Inoltre, l’alto concentrato di polifenoli aiuta ad abbassare la pressione e la glicemia.