Tutto iniziò a Firenze nel 1919 in via Tornabuoni, da un’idea del conte Camillo Negroni come variante italiana dell’Americano poiché si dice che il conte cercasse… qualcosa di più forte per l’ora dell’aperitivo. Grazie al barman Fosco Scarselli il miracolo fu fatto: oggi il Negroni è il cocktail più amato e conosciuto per l’aperitivo in tutto il mondo e mette d’accordo tutti i continenti.
La ricetta: un terzo di vermouth rosso, un terzo di bitter e un terzo di gin, da servire rigorosamente in un bicchiere basso – il tumbler – bello freddo e ricolmo di ghiaccio.
Il Negroni è anche il cocktail che più ha ispirato delle… variazioni sul tema. Il più diffuso è senz’altro il famoso “Sbagliato”, nato davvero per l’errore di un barman, Mirko Stocchetto di Milano, negli anni Sessanta. La versione è più leggera e vede lo spumante al posto del gin, per questo viene spesso preferito alla ricetta tradizionale.
Il secondo cocktail forse più amato tra le variazioni del Negroni è il “Negrosky” che vede la vodka al posto del gin. La curiosità: sapete che a Genova è nato un locale che si chiama “Negroneria” e offre tantissime variazioni sul tema della famosa ricetta del conte Negroni?